Naval’nyj mostra il cartello con la scritta in cirillico: 'Io non ho paura, non abbiatene neanche voi' (fonte: Facebook)

Esempio di democrazia, libertà e dignità nel nuovo “secolo lupo”

In memoria di Aleksej Naval’nyj

Aleksej Naval’nyj non è morto perché ha sfidato il potere, ma perché ha fatto la cosa che meno di tutte questo potere può tollerare dai suoi sudditi: che uno si assuma la propria responsabilità di uomo, battendosi per una causa non strettamente personale

Fiori in memoria di Naval’nyj al Memoriale per le vittime della repressione politica a San Pietroburgo (fonte: Wikipedia)

Niente esiste senza libertà

Ha dato la vita per ciò in cui credeva

Naval’nyj poteva asserire di non avere paura ed esortare tutti a non averne, proprio perché aveva sperimentato che l’«amore guarisce e riporta in vita». E aveva intuito l’esistenza di un Amore più grande, scritto con la maiuscola, che dà senso e fecondità a ogni sacrificio e genera unità

Naval’nyj e la moglie Yulia (fonte: Wikipedia)

“La Festa della Pasqua è meglio del Capodanno”

Naval’nyj credente

Pasqua 2014: in un post titolato “Cristo è risorto, cristiani ortodossi!” Naval’nyj augurò a tutti, credenti e non credenti, “Buona festa della Risurrezione. Buona festa dell’inevitabile vittoria del Bene!”. Era certo che “il Bene, la Giustizia, la Fede, la Speranza e la Carità vinceranno sempre”

La tomba di Naval’nyj (fonte: Wikipedia)

Vittima del nuovo totalitarismo stalinista

Un omicidio politico

Le testimonianze degli oppositori riscostruiscono le cause che hanno portato alla morte dell’oppositore più conosciuto di Putin. “È difficile credere che Naval’nyj non ci sia più. Ma è tutto logico, è la logica del regime di Putin. E sarà sempre così, finché non crollerà. Se crollerà”

Manifestazione a favore di Navaln’nyj a Mosca nel 2021 (fonte: Wikipedia)

“Mosca deve lasciare in pace l’Ucraina”

Il manifesto politico di Naval’nyj

Alla vigilia dell’anniversario della guerra in Ucraina, l’oppositore di Putin ha riassunto la sua piattaforma politica in un post su X. “Riconoscendo la nostra storia e le nostre tradizioni, dobbiamo far parte dell’Europa e seguire il percorso europeo di sviluppo. Non abbiamo altra scelta”

Replica della cella di isolamento di Naval’nyj in Russia in mostra a Ginevra nel giugno 2023 (fonte: Wikipedia)

“Con lui viene a mancare un’anima della Russia”

Intervista a don Stefano Caprio

Secondo don Stefano Caprio, docente di Storia, filosofia, teologia e cultura russa che ha vissuto a lungo a Mosca, “tornando in Russia Navaln’nyj sapeva che sarebbe andato incontro a un destino amaro. La sua morte segna una deriva stalinista, ma Putin è più forte che mai”

La copertina del libro di Aleksej Naval’nyj

“Vi prometto che non vi abbandonerò”

Un capitolo del libro “Io non ho paura”

“Sono tre anni che rispondo sempre alla stessa e unica domanda: ‘Ma perché sei tornato?’. Il prezzo che devo pagare è quello di essere rinchiuso in una cella d’isolamento. La cosa, ovviamente, non mi piace. Ma io non rinuncerò né alle mie idee né alla mia patria”